Oggi la parola chiave per lo sviluppo dell’essere umano è “sostenibilità”. La sostenibilità è oggi il centro della nostra storia, il ponte verso il nostro futuro. Ma la sostenibilità non è solo una questione ambientale e non riguarda soltanto lo spazio intorno a noi. Secondo Patrizio Paoletti, affiancato in questo nuovo dialogo da Massoud Hassani, designer e imprenditore afgano, tutti dobbiamo imparare ad essere sostenibili interiormente.
Nelle parole di Paoletti è chiaro che l’urgenza attuale sia quella di creare un nuovo paradigma che riesca ad innescare nella nostra mente, nel nostro cuore, nei nostri gesti, nella nostra vita e nelle nostre azioni, un altro contesto in grado di generare circostanze differenti. Queste circostanze sono il frutto di un lavoro interiore che consente di affermare il nuovo paradigma di cui tutti sentiamo il bisogno: “vita tua, vita mea”. Perché solo nel rispetto dell'altro c'è la prosperità di tutti. Nell'ascolto dell'altro e nell'empatia con l'altro, l’uomo riesce a immaginare un futuro sostenibile e migliore per tutti quanti noi. Tutto questo è rappresentato dall’interlocutore del nuovo Dialogo, Massoud Hassani che ha trasformato l’impegno civile e sociale quotidiano nella sua ragione di vita.
Hassani ha dedicato gli ultimi anni della sua vita allo sminamento, la bonifica del terreno dalle mine anti-uomo che seminano ancora in tutto il mondo morte. È nato così il progetto basato sulla sostenibilità “Mine Kafon”. Oggi il progetto si è evoluto attraverso il potenziale delle nuove tecnologie. Con l’utilizzo dei droni, ora l’obiettivo è quello di eliminare tutte le mine del mondo in breve tempo.
È ancora Paoletti a sottolineare la portata del gesto che porta a bonificare un campo minato. Secondo Paoletti, infatti, far brillare le mine in questi campi non è soltanto un atto di sostenibilità perché elimina il pericolo ma è molto di più perché significa restituire la possibilità di lavorare quella terra alle popolazioni che vivono in quel luogo. Significa quindi dare futuro ai loro figli, creare una catena di sostenibilità che va molto oltre coloro che compiono quell'azione. Ed è proprio questa è la caratteristica primaria della nostra specie che è apice nel mondo: la capacità dell’essere umano di prefigurare e di astrarsi andando al di là di se stesso e del tempo.
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