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Il coraggio di sognare un futuro sostenibile: Paolo Nespoli a 21 Minuti


Quanto sono importanti i sogni, quelli a occhi aperti, nelle nostre vite? In realtà potremmo dire che tutto inizia da un sogno.


I sogni sono una delle forze motrici più importanti che ci permettono di andare avanti e se vogliamo avere un futuro davanti a noi, possiamo e dobbiamo avere il coraggio di sognare, di continuare a sognare e di trasformare questi sogni in azione, perché ogni tanto anche i sogni più strani e impossibili si avverano!”.


Ad affermarlo è Paolo Nespoli, ex astronauta e ingegnere, ospite nel 2011 di 21 Minuti. Avere un sogno rappresenta quindi la scintilla iniziale della nostra piena affermazione. Ma da solo non è sufficiente. Come sostiene Nespoli, infatti, al sogno bisogna far seguire l’azione e la determinazione nel realizzare ciò che abbiamo prefigurato per noi e la nostra vita senza lasciarci scoraggiare dalle difficoltà che lungo il cammino incontreremo. Proprio per questo Nespoli dedica la parte centrale del suo discorso al tema della gestione degli errori: “A mio avviso, questa è una delle cose che più ha caratterizzato la mia vita: la gestione dell'errore, o la gestione di quei momenti in cui ci si trova davanti a qualcosa che non si riesce a superare, davanti a un'impasse”.



La gestione degli errori è forse una delle cose più importanti da imparare, secondo Nespoli. Questo perché spesso quando commettiamo un errore ci fermiamo e a causa di quello stesso errore non progrediamo verso il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo preposti. Quando commettiamo un errore, sostiene Nespoli, la prima cosa da fare è riconoscerlo, con se stessi ma anche con le altre persone che in quel momento collaborano con noi al raggiungimento del risultato. Il riconoscimento dell’errore rappresenta quindi il primo passo per poterlo affrontare e per consentire agli altri di aiutarci. Questo permette di analizzare l’errore commesso valutandone le implicazioni e, così facendo, imparare da questo una lezione fondamentale per capire come poterlo evitare in futuro. Infine, dopo aver appreso dall’errore tutto ciò che può essere utile per noi, il terzo passo altrettanto importante consiste nel lasciarsi l’errore alle spalle per poter andare avanti. Se avessimo l’errore costantemente davanti ai nostri occhi, infatti, non riusciremo a progredire nella realizzazione del nostro sogno.


L'astronauta dell'ESA ha imparato dai viaggi nello spazio anche il valore della condivisione delle proprie scoperte, e dei propri errori come abbiamo visto, con gli altri. E la conclusione del suo intervento a “21 Minuti” nel 2011 riassume chiaramente l’obiettivo della conference internazionale dedicata alle idee in grado di ripensare il mondo: portare l’umanità ad un livello più alto di consapevolezza. “Da lassù si ha l'idea di quanto siamo vicini, di come siamo in una nave. A me questo mondo è sembrato come una nave, che naviga nell'universo e noi siamo i marinai. Come marinai, siamo vicini gli uni agli altri, non siamo lontani. Ci si rende conto di come tutti noi cittadini del mondo siamo su questa unica nave e dobbiamo lavorare insieme per farla avanzare come esseri umani”.


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