fondazionepaoletti
15 feb 2022Tempo di lettura: 2 min
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"Chi è il filosofo e quale è la sua identità? Uno che ha solo storie da offrire, senza la garanzia che siano sensate, ma anche uno che serenamente accetta il suo ruolo di cantastorie senza tempo perché lo sa prezioso."
Riesce ad interpretare in modo nuovo e avveduto il ruolo sociale del filosofo dei nostri tempi. Un intellettuale, autore di poesie, insegnante e persino scrittore di editoriali. Convinto che la filosofia sia una pratica e non un insieme di contenuti, porta in tasca molti interrogativi per chi è in cerca di mille e più risposte. Un uomo capace di far convivere la creazione con l'azione senza rinunciare alla tensione della presenza.
Ermanno Bencivenga nasce a Reggio Calabria, si sposta a Milano dove si laurea in Filosofia presso l'Università Statale nel 1972. Nel 1977 consegue il dottorato in Filosofia all'Università di Toronto e nello stesso anno decide di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti. Riceve anche un'offerta di lavoro in Italia ma sceglie gli States per "un semplice giudizio morale" ( come lo definisce lui stesso): non approva il modo in cui viene gestita l'università italiana. D'altro canto però afferma che "gli studenti italiani sono i migliori che conosce", per questo tiene corsi e lezioni in alcuni atenei italiani, tra cui Milano, Bologna, Siena e Trento. Quest'anno ha insegnato Logica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss Guido Carli di Roma.
Dal 1979 insegna Filosofia all'Univeristà di California a Irvine, dove è professore ordinario dal 1987. Ha insegnato anche in altre università straniere tra cui Pittsburgh, Salzburg e la Rice University di Houston. Nel corso degli anni, i suoi campi d'interesse hanno riguardato la logica formale, la storia della filosofia, l'etica e la filosofia politica. Da studente si era appassionato a Kant e Freud. Kant resterà la sua principale fonte di ispirazione a cui ha dedicato molti scritti, in particolare ricordiamo "L'Etica di Kant: la razionalità del Bene" (2010), in cui approfondisce il concetto di Etica e il fondamento logico-relazionale del Bene.
Il suo ideale di filosofia è quello di una filosofia pubblica, a cui tutti possono partecipare e una filosofia che tratti i problemi centrali per la condizione umana. Una possibilità infinita di scoprire e riscoprire, capace di aprire spazio alle differenze e alle diversità, intese come una risorsa e un'opportunità di crescita.
Oltre all'insegnamento, Bencivenga si dedica alla scrittura: ha scritto 38 libri in 3 lingue diverse, tra cui raccolte di poesie, ed è stato fondatore e direttore per trent'anni della rivista internazionale di Filosofia "Topoi" edita da Spinger, oltre a collaborare con vari quotidiani nazionali. Ha collaborato diversi anni con la Stampa.